Ciao a tutti e bentornati sul mio canale.
Oppure vi do il benvenuto, se questo è il primo video che guardate sul mio canale.
Se hai bisogno dei sottotitoli, attivali.
Sono disponibili in basso a destra del video.
Oggi ci concentriamo sulla lingua parlata di tutti i giorni.
Quindi nella lezione di oggi vorrei prendere in esame insieme a voi,
vorrei analizzare insieme a voi,
degli estratti di scene di film o scene di serie tv in cui vengono
usate delle espressioni tipiche del parlato,
tipiche della lingua più informale, della lingua quotidiana,
che, secondo me, dovreste in qualche modo abituarvi a sentire.
E poi, magari, più avanti iniziare ad usare.
Perché sono delle espressioni che sono proprio il cuore della lingua parlata di tutti i giorni,
della conversazione informale.
Sapete, quelle piccole parole, quelle domande,
quelle espressioni che fanno proprio la lingua parlata.
Nel video di oggi ne vedremo solamente dieci.
Il numero giusto per cominciare a crearsi un
piccolo bagaglio linguistico di espressioni informali.
Allora, come procederemo? Procederemo così.
Per prima cosa vi farò vedere il contenuto video
che contiene l'espressione che poi in seguito analizzeremo insieme.
E mentre guardate il contenuto video,
cercate di capire quale potrebbe essere l'espressione di cui parleremo poi.
Poi vi dirò qual è l'espressione su cui ci concentreremo.
La analizzeremo insieme, vi spiegherò il significato di quell'espressione.
E poi rivedremo insieme lo stesso contenuto video per consolidare la spiegazione.
Iniziamo.
- Anche tu sei una sospettata, Veronica, eh. Come tutte le altre.
- Dimentichi che sono arrivata da poco.
- E che c'entra? Potresti essere tornata per depistare.
In questo breve video abbiamo ascoltato l'uso della domanda "Che c'entra?".
In questa domanda troviamo il verbo pronominale "entrarci",
che significa "avere attinenza o relazione con qualcosa",
"avere a che fare con qualcosa o qualcuno".
Quindi se chiedo "Che c'entra?" sto chiedendo qual è la relazione tra le cose dette in conversazione,
oppure se dico "non c'entro niente" sto dicendo che io
non ho nulla a che fare con una determinata cosa.
- Anche tu sei una sospettata, Veronica, eh. Come tutte le altre.
- Dimentichi che sono arrivata da poco.
- E che c'entra? Potresti essere tornata per depistare.
Vediamo il secondo contenuto video.
- Serve una mano?
In questo estratto abbiamo ascoltato l'uso della domanda "Serve una mano?".
Si tratta dell'abbreviazione della domanda:
"Ti serve una mano?, viene infatti omesso il pronome oggetto indiretto.
In questa domanda "una mano" significa "un aiuto",
perciò è un modo colloquiale per dire "Hai bisogno di aiuto?".
- Che ci fai qui?
- Ti ho visto entrare mentre passavo e ne ho
approfittato per salutare la mia nuova amica Betty.
In questo secondo estratto abbiamo ascoltato l'uso della domanda "Che ci fai qui?" in contesto.
Questa domanda significa "Perché sei qui?" e troviamo la particella
"ci" che si riferisce al luogo e l'avverbio di luogo "qui".
C'è una ripetizione che ha lo scopo di enfatizzare la domanda,
che è tipica della conversazione informale.
- Serve una mano? -
Che ci fai qui?
- Ti ho visto entrare mentre passavo e ne ho
approfittato per salutare la mia nuova amica Betty.
Poi abbiamo questo contenuto video da guardare insieme.
- Eccomi, eccomi! Che c'è? - Ho capito tutto.
In questo estratto ci sono due espressioni che analizziamo: "Eccomi" e "Che c'è?".
"Eccomi" è un'espressione che nel contesto di questo video significa "Sto arrivando".
In altri contesti può significare anche "Sono arrivato/a", "sono qui",
"sono a disposizione" (ad esempio quando si parla al telefono).
Questa espressione si può declinare con diversi pronomi,
in base al contesto e a ciò che vogliamo dire.
La domanda "Che c'è?" si fa quando una persona viene chiamata,
oppure quando si vuole chiedere a qualcuno di esplicitare ciò
che sta pensando oppure ciò che sta succedendo.
Nel contesto del video, la donna viene chiamata dall'uomo e quindi chiedendo
"Che c'è?" sottintende dire "Perché mi hai chiamato? Che cosa hai da dirmi?".
- Eccomi, eccomi! Che c'è? - Ho capito tutto.
Proseguiamo nella nostra analisi.
- I telefoni li mettete tutti qui dentro. - Dai, papà, non esagerare!
- Anzi, dai l'esempio tu, comincia tu, forza.
- Forza, telefonini qui! Dai. Andiamo, forza!
Per incitare o invitare qualcuno a fare qualcosa siamo abituati all'espressione "Dai!".
In italiano c'è però un'altra parola che si usa con la stessa intenzione comunicativa.
Ed è la parola "Forza!", che significa "Dai!".
Serve ad incitare qualcuno a fare qualcosa, a motivare e a spronare qualcuno a fare qualcosa.
Nel video il signore sprona i ragazzi a mettere i cellulari nello zaino.
- I telefoni li mettete tutti qui dentro. - Dai, papà, non esagerare!
- Anzi, dai l'esempio tu, comincia tu, forza.
- Forza, telefonini qui! Dai. Andiamo, forza!
Vediamo il contenuto video successivo.
- Senti, ti aiuto a sparecchiare. - Lascia stare, ci penso io!
- Sicura? - Sì.
Nel video che abbiamo appena visto troviamo due espressioni interessanti:
"Lascia stare" e "Ci penso io".
L'espressione "Lascia stare" significa "Non ti preoccupare"!
Si usa per esortare qualcuno a non fare qualcosa, perché spesso non ce n'è bisogno.
Oppure perché non si vuole che quella persona faccia quella determinata cosa.
L'espressione "Ci penso io"
è una frase che si dice quando qualcuno vuole prendersi la responsabilità di qualcosa,
anche per le situazioni più semplici, come sparecchiare la tavola (che è
il contesto del video che abbiamo visto) oppure pagare un caffè, ecc.
Queste due frasi vengono spesso dette insieme.
- Senti, ti aiuto a sparecchiare. - Lascia stare, ci penso io!
Questa espressione si può adattare a tutte le persone,
sia come frase affermativa che come frase interrogativa, in base al contesto.
Il penultimo estratto che guardiamo insieme oggi è questo.
- Il fatto è che io ho una faccia molto comune. - Sì, eh?
- Sì, sì. Dicono che somiglio a un sacco di gente. - Tipo?
- Tipo... Che ne so. Dicono che somiglio tanto a
un cantante famosissimo, però non mi ricordo il nome adesso.
Quando si vuole chiedere all'interlocutore (la persona con cui stiamo parlando) di
fornire degli esempi di quanto ha appena detto,
possiamo chiedere "Ad esempio?", "Per esempio?".
Se però vogliamo essere più colloquiali, c'è una parola che possiamo usare, che è "Tipo?".
"Tipo?" Significa "Ad esempio?", "Per esempio?" ed è tipica del parlato informale.
- Il fatto è che io ho una faccia molto comune. - Sì, eh?
- Sì, sì. Dicono che somiglio a un sacco di gente. - Tipo?
- Tipo... Che ne so. Dicono che somiglio tanto a
un cantante famosissimo, però non mi ricordo il nome adesso.
Siamo arrivati alla fine della nostra analisi,
ci manca solamente l'ultimo contenuto video da guardare insieme.
- Racconta. - Ho finito il
dottorato a Copenaghen e ho pubblicato le prime cose...
- E poi? - E poi basta.
In questo ultimo estratto video avete ascoltato la parola "Basta".
La parola "Basta" ha vari usi e diversi significati.
Quello che avete ascoltato nell'estratto non è quello solito di "Ne ho abbastanza",
che si dice quando si è stanchi di una situazione.
Si tratta semplicemente di un'espressione che
serve per dire che la lista di cose che ho fatto si è conclusa.
Ad esempio: al supermercato devo prendere il latte, le uova, il pane, l'olio e basta.
- Racconta. -
Ho finito il dottorato a Copenaghen e ho pubblicato le prime cose...
- E poi? - E poi basta.
Questo è tutto per la lezione di oggi.
Spero che vi sia piaciuta, spero soprattutto che vi sia utile.
Se avete delle domande, dei dubbi o dei suggerimenti in generale,
La sezione dei commenti qui sotto è a vostra disposizione.
Metti "mi piace" se il video ti è piaciuto e poi, se ti va, iscriviti al canale.
Grazie per aver seguito questa lezione.
E noi ci vediamo nella prossima.
A presto, ciao!